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Mamme con la partita iva – recensione del libro

Quando ho scartato il pacchetto e ho visto questo libro ho provato un misto di sensazioni ed emozioni: sicuramente la gratitudine per il regalo del tutto inaspettato e così…azzeccato, ma anche l’inquietudine che, la consapevolezza di essere mamma e libera professionista, porta sempre con sé.

Partita iva e maternità: un connubio molto più comune di quanto si pensi. Infatti nel libro non viene descritta solo l’esperienza dell’autrice, ma anche le storie di molte altre donne con professioni differenti. Valentina Simeoni, infatti, ha intervistato molte neomamme che in comune avevano solo una cosa: il fatto di essere lavoratrici autonome in partita iva.

Durante la lettura dentro di me si alternavano pensieri contrastanti. Per le prime 50 pagine la mia testa mi diceva solo: “Chiudi la partita iva e cercati un lavoro da dipendente”, ma andando avanti con la lettura sono riuscita a vedere anche un altro punto di vista: essere lavoratrice autonome ha degli svantaggi, ma anche dei vantaggi.

L’autrice punta tutto su questa seconda visione, ma forse, secondo la mia opinione, lo fa in maniera un po’ troppo rosea. È vero, qualche vantaggio c’è, ma a fronte di quanti svantaggi e di quante ingiustizie?

Credo che l’intento fosse quello di alleggerire un argomento spinoso e cercare di far vivere “allegramente” (come cita il sottotitolo del libro) la maternità, ma purtroppo quello che mi è arrivato è soltanto la drammaticità di una situazione che è estremamente sottovalutata. Mamme che corrono di qua e di là senza sosta, che lavorano di notte, che inseguono clienti che non le ritengono più in grado di svolgere il lavoro perché “adesso sei mamma..non avrai tempo”, mamme che non sanno più cosa vuol dire prendersi cura di se stesse.

E i papà? Altra grande domanda che la mia mente continuava a ripropormi ad ogni pagina. Dove sono questi papà? Nel libro mi sono sembrati quasi del tutto inesistenti, sebbene credo che, al giorno d’oggi, abbiano un ruolo fondamentale e siano molto più presenti rispetto al passato, e non parlo solo in termini di tempo trascorso a casa con il bimbo o la bimba. La spesa, le pulizie, la cena…ogni uomo è in grado di fare queste faccende, a volte anche meglio della moglie/compagna (penso per esempio a chi cucina meglio in casa mia!).

Insomma un libro a cui manca molto, ma che allo stesso tempo dice molto.

Un libro da leggere e da far leggere: a tutte le donne (lavoratrici autonome e, soprattutto, dipendenti), a tutti gli uomini (papà, futuri papà, lavoratori autonomi, dipendenti), a tutti i nonni (che, talvolta, non hanno idea di quanto il loro aiuto sia prezioso), ai clienti, ai committenti, a tutti coloro che chiedono prestazioni professionali alle lavoratrici con partita iva.

Non esitate, quindi, a chiedermelo in prestito!!




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